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Il Casino De Rossi Alla Lungara Storia, Ritrovamenti Archeologici E Restauri Del Collegio Tiberino Al Gianicolo

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Al presente prodotto si applicano le condizioni di vendita del venditore terzo (il “Venditore”) e non quelle di laFeltrinelli IBS. I libri in inglese in vendita su laFeltrinelli IBS sono di provenienza americana o inglese. Corpo lungo che è saldato alla facciata, è una costruzione più antica del Casino De Rossi ed era in origine costituito da delle casette medioevali poste a schiera con andamento parallelo al Tevere. In basso, le rive del Tevere, erano terreni alluvionali di infimo valore appartenenti a privati che le utilizzavano per sepolture come nel caso del ritrovamento nel 1889 nel corso degli scavi per la costruzione del Palazzo di Giustizia, in una zona non lontana da qui, dei sarcofagi della giovane promessa sposaCrepereia Tryphaena e un suo congiunto, ora conservati alla Centrale Montemartini. Nel corso di questi ampi restauri svoltesi a partire dall’anno 2001, è venuta alla luce un edificio romano di età imperiale molto più vasto dell’area su cui è costruito il Casino De Rossi, sicuramente parte di una più grande villa romana costruita a terrazzamenti, per rispettare l’orografia del terreno, con una magnifica vista sul Tevere e sul Campo Marzio. Comunque questa incisione ha permesso, insieme alla visione della parte posteriore con la fontana nel giardino, ad individuare nel Casino De Rossi, questo palazzetto ridotto in cattive condizioni prima del restauro.

  • L’articolo sarà disponibile entro le tempistiche indicate, necessarie per ricevere l’articolo dai nostri fornitori e preparare la spedizione.
  • Nel corso di questi ampi restauri svoltesi a partire dall’anno 2001, è venuta alla luce un edificio romano di età imperiale molto più vasto dell’area su cui è costruito il Casino De Rossi, sicuramente parte di una più grande villa romana costruita a terrazzamenti, per rispettare l’orografia del terreno, con una magnifica vista sul Tevere e sul Campo Marzio.
  • Sono sicuramente delle figure preesistenti nel triclinio e poi modificate e riadattate al culto del Mitracome abbiamo visto anche per la statua del Mitra del Mitreo di S.Prisca.
  • Al presente prodotto si applicano le condizioni di vendita del venditore terzo (il “Venditore”) e non quelle di laFeltrinelli IBS.
  • In questa zona si trovavano i vasti possedimenti di Marco Vipsanio Agrippa, Generale e genero di Augusto che alla sua morte lasciò alla figlia Agrippina maggiore.

La figura del Pater è mutila della testa, ma si riesce a vedere la figura seduta con il torso e le gambe nude e con un mantello azzurro che gli copre i fianchi. Sono sicuramente delle figure preesistenti nel triclinio e poi modificate e riadattate al culto del Mitracome abbiamo visto anche per la statua del Mitra del Mitreo di S.Prisca. Nel salone della mensa con la volta ad arcatelle poggianti su dei peducci, si trova un’altra vetrinetta con altri interessanti reperti venuti alla luce durante gli scavi tra diverse lucerne usate per illuminare la buia aula mitraica. Gli ambienti della Domus sotto il Casino De Rossi, la cui costruzione risale al I secolo d.C., riportati alla luce si trovano sotto un salone attualmente adibito a mensa degli studenti del Collegio Tiberino.

L’articolo sarà disponibile entro le tempistiche indicate, necessarie per ricevere l’articolo dai nostri fornitori e preparare la spedizione. Si ipotizza che queste figure nella primitiva versione raffigurassero Dioniso nell’atto di prendere il boccale di vino sul tavolino mentre regge nella mano sinistra un grappolo d’uva, mentre i due dadofori potrebbe aver raffigurato i Dioscuri con in mano una lancia. Proprio ad Ostia Antica, nel 2014, nel corso di scavi in via della Marciana, vicino a Porta Marina è stato ritrovato un nuovo Mitreo, il Mitreo dei Marmi Colorati, impiantato nel IV secolo, periodo in cui a causa dei Decreti Teodosiani il Culto del Dio Mitraera ormai agli sgoccioli, negli ambienti di un’osteria, la Caupona del Dio Pan. Altra estesa proprietà nella zona erano gli horti Getae acquistati da Settimio Severo per il figlio in seguito fatto uccidere dal fratello Caracalla che non voleva spartire il potere con lui.

Questo volume, riccamente illustrato, è nato in occasione dell’opera di restauro e ristrutturazione del Collegio Universitario Tiberino a Roma, durante la quale sono venuti alla luce i resti di un edificio d’età romana imperiale, sicuramente parte di una villa che si affacciava sul Tevere e nella quale, nel III secolo d.C. Sono anche raccontate le attività di restauro che si sono ritenute necessarie per coniugare le mutate esigenze di utilizzo con la conservazione di edifici storici. Un intero capitolo è, inoltre, dedicato alla ricerca d’archivio finalizzata alla ricostruzione della storia del sito e degli edifici descritti. Il corpo lungo è perfettamente allineato sopra le strutture della domus romana sottostante che una volta abbandonata conobbe dei crolli dei soffitti dovuti oltre che all’incuria anche alle numerose persistenti infiltrazioni d’acqua dal monte Gianicolo.

L’articolo è immediatamente disponibile presso laFeltrinelli IBS e saremo in grado di procedere con la spedizione entro un giorno lavorativo. I termini relativi alla disponibilità dei prodotti sono indicati nelle Condizioni generali di vendita. Il prezzo in EURO è fissato da laFeltrinelli IBS e, in alcuni casi, può discostarsi leggermente dal cambio dollaro/euro o sterlina/euro del giorno.

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In questa zona si trovavano i vasti possedimenti di Marco Vipsanio Agrippa, Generale e genero di Augusto che alla sua morte lasciò alla figlia Agrippina maggiore. Il Gianicolo era una zona di numerose ville extraurbane, sebbene non protette dalle Mura Aureliane, ma anche di sepolcri vista la caratteristica di trovarsi al di fuori da queste. Troviamo esposta anche un’anfora ed una vetrinetta con dei reperti archeologici trovati durante i restauri, comprese alcune monete relative a Domiziano, Caracalla, Filippo l’Arabo e Severo Alessandro, che dimostrano un uso della Domus almeno fino al III secolo d.C. Dal cancello d’ingresso sulla strada, si percorre un viale decorato sulla sinistra da alberi di aranci con sulla destra il c.d. L’articolo è immediatamente disponibile presso il venditore e sarà in grado di procedere con la spedizione entro 1-2 giorni lavorativi dall’attivazione dell’ordine.

L’Imperatore Traiano aveva fatto costruire l’Acquedotto che porta il suo nome, che captava le acque nella zona del lago di Bracciano e portava l’acqua al popoloso rione di Trastevere. I sepolcri, vista la vicinanza del Tevere, erano pieni d’acqua tanto che la testa della fanciulla sembrava avere ancora i capelli che fluttuavano sotto il cristallo che copriva il sarcofago, mentre si trattava di alghe che erano attecchite all’interno. In tempi relativamente recenti venne costruita una Cappella adiacente al corpo principale del Casino De Rossi da cui vi si può accedere, dotata anche di un ingresso principale che apre sul giardino posteriore. Il villino ha un giardino superiore da cui si gode una magnifica visione di Roma e le montagne che la incoronano, e un giardino cortile dove si trova una fontana monumentale “dei leoni” una sorta di ninfeo addossato al monte, che si intravvede dal portone d’ingresso sull’incisione del Falda. Ci sono differenze notevoli tra la facciata illustrata dal Falda e la facciata odierna, dalla mancanza dei medaglioni sulle finestre del pianterreno, allo stemma sulla porta finestra del balcone, all’alzata con i vasi di fiori sul tetto, tanto che viene il dubbio che l’incisione rappresentasse il progetto originario del villino non più realizzato in tal modo per motivi economici.

Oggi la facciata barocca del Casino De Rossi che conosciamo da una incisione di Giovanni Battista Falda, collaboratore del De Rossi, è in gran parte coperta da questo “corpo lungo” che con scelta non felice va ad incunearsi in essa, eliminando la parte superiore di una antica strada che scendeva al Lungotevere. Una parte della futura proprietà del De Rossi, apparteneva alla famiglia Salviati, la parte del cosiddetto “corpo lungo“, all’origine, almeno due case medioevali con rifacimenti anche rinascimentali, poi saldate e ampliate in un unico corpo, che i Salviati avevano ricevuto in eredità e che fu acquistata dal De Rossi. Il Gianicolo era anche il territorio dominato dai Veienti che permetteva di controllare la navigazione verso da e verso il mare e i commerci fluviali che vi si svolgevano e che, attraverso la Via Campana-Portuensis, lungo la riva destra del fiume, importavano il sale che si trovava nelle saline alla foce del Tevere (poi conosciute come “Campus Salinarum Romanorum”). Il dominio dei Veienti fu causa di numerose guerre da parte dei Romani che videro alti e bassi, con episodi cruenti come lo sterminio della Gens Fabia che si era mossa da sola contro il nemico. Il prezzo in EURO è fissato dal Venditore e, in alcuni casi, può discostarsi leggermente dal cambio dollaro/euro o sterlina/euro del giorno.